Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione.old - Canale De Ferrari - Consorzio Irriguo di Miglioramento Fondiario - Alessandria

Consorzio Irriguo di Miglioramento Fondiario

Consorzio Irriguo di Miglioramento Fondiario

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Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione.old

 
AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE ---> DISPOSIZIONI GENERALI ---> REGOLAMENTO


 
CONSORZIO IRRIGUO DI MIGLIORAMENTO FONDIARIO
 
CANALE DE FERRARI
 
 
 
 
 
PIANO TRIENNALE DI
 
PREVENZIONE DELLA
 
CORRUZIONE
 
(2017-2019)
 
 
E
 
 
PROGRAMMA TRIENNALE
 
PER LA TRASPARENZA
 
E L’INTEGRITA’
 
(2017-2019)
 
 
 
 
 
 
PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE
 
(2017-2019)
 
 
INDICE
 
1. Introduzione Generale
 
2. Il Consorzio
 
2.1. Descrizione e storia del Consorzio
 
2.2. Oggetto Sociale
 
2.3. Gli organi istituzionali del Consorzio
 
2.4. Organizzazione
 
3. Oggetto del piano
 
4. Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione
 
5. Attività a rischio
 
6. Meccanismi di annullamento o mitigazione del rischio
 
6.1. Obblighi di informazione nei confronti del Responsabile
 
7. Formazione in tema anticorruzione
 
8. Rotazione del personale
 
9. Codice etico
 
10. Conflitto di interesse
 
11. Modalità per verificare il rispetto del divieto di svolgere attività incompatibili a seguito della cessazione del rapporto
 
12. Formazione di commissioni di gara e di concorso
 
13. Programma triennale per la trasparenza e l'integrità
 
14. Responsabile per la trasparenza
 
15. Accesso civico
 
16. Limiti alla trasparenza
 
17. Sito web
 
18. Posta elettronica certificata (PEC)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
1.      INTRODUZIONE GENERALE
 
Il 20 aprile 2013 è entrato in vigore il D. Lgs. N. 33/2013 recante il “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni” approvato dal Governo in attuazione dei principi e dei criteri di delega di cui all’art. 1, comma 35, della Legge n. 190/2012.
 
Per quanto concerne l’ambito soggettivo di applicazione del suddetto decreto, alla luce dell’art. 11 del D. Lgs. N. 33/2013, come sostituito dall’art. 24 bis, comma 1, del D.L. 24 giugno 2014 n. 90, convertito, con modificazioni, dalla Legge 11 agosto 2014 n. 114:
 
1. Ai fini del presente decreto, per ‘pubbliche amministrazioni’ si intendono tutte le amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, ivi comprese le autorità amministrative indipendenti di garanzia, vigilanza e regolazione.
2. La medesima disciplina prevista per le pubbliche amministrazioni di cui al comma 1 si applica anche:
a) agli enti di diritto pubblico non territoriali nazionali, regionali o locali, comunque denominati, istituiti, vigilati, finanziati dalla pubblica amministrazione che conferisce l’incarico, ovvero i cui amministratori siano da questa nominati;
b) limitatamente all’attività di pubblico interesse disciplinata dal diritto nazionale o dell’Unione europea, agli enti di diritto privato in controllo pubblico, ossia alle società e agli altri enti di diritto privato che esercitano funzioni amministrative, attività di produzione di beni e servizi a favore delle amministrazioni pubbliche o di gestione di servizi pubblici, sottoposti a controllo ai sensi dell’
articolo 2359 del codice civile da parte di pubbliche amministrazioni, oppure agli enti nei quali siano riconosciuti alle pubbliche amministrazioni, anche in assenza di una partecipazione azionaria, poteri di nomina dei vertici o dei componenti degli organi.
3. Alle società partecipate dalle pubbliche amministrazioni di cui al comma 1, in caso di partecipazione non maggioritaria, si applicano, limitatamente all’attività di pubblico interesse disciplinata dal diritto nazionale o dell’Unione europea, le disposizioni dell’
articolo 1, commi da 15 a 33, della legge 6 novembre 2012, n. 190".
 
Alla luce del delineato ambito di applicazione soggettivo della normativa anzidetta, in via di primo approccio si è dell’avviso che codesto Consorzio non rientri in alcuna delle sopra elencate categorie soggettive indicate dal legislatore e non sia, pertanto, assoggettato agli obblighi di trasparenza e pubblicità sanciti dalla Legge n. 190/2012 e dal D. Lgs. N. 33/2013 e s.m.i., restando comunque fermi, in ogni caso, gli obblighi di pubblicità posti dal D. Lgs. N. 163/2006 e ss.mm. e dal D.P.R. n. 207/2010 in materia di appalti pubblici.
 
Tuttavia, potendo questo Consorzio rivestire il ruolo di concessionario per la realizzazione di opere pubbliche con finanziamenti da parte di Stato, Regioni o altri Enti  Pubblici, e allo scopo di dare la dovuta evidenza alla propria attività in ambito pubblico, ha deciso di attenersi alle prescrizioni di cui al D. Lgs. N. 33/2013, per quanto compatibili con la sua particolare natura giuridica di “Consorzio privato di interesse pubblico”.
 
Con tale provvedimento normativo si prevede, tra l'altro, l'obbligo di creare all'interno del sito istituzionale un'apposita sezione - «Amministrazione trasparente» - nella quale inserire i dati, le informazioni e i documenti pubblicati ai sensi della normativa vigente.
 
 
Il Consiglio di Amministrazione del Consorzio Irriguo di Miglioramento Fondiario Canale De Ferrari ha nominato:
 
-          Responsabile per la trasparenza ai sensi dell’art. 43 del D. Lgs. N. 33/2013 il Direttore Rag. Pier Paolo Torrielli;
 
-          Responsabile per la prevenzione della corruzione ai sensi dell’art. 1 – comma 7 – della Legge n. 190/2012 il Direttore Rag. Pier Paolo Torrielli;
 
-          Con riferimento agli obblighi di cui all’art. 5 – comma 4 – del D. Lgs. 33/2013 (accesso civico), titolare del potere sostitutivo di cui all’art. 2 – comma 9-bis – della Legge 07/08/1990 n. 241 il Presidente Cav. Uff. Ennio Torrielli.
 
 
2.      IL CONSORZIO
 
2.1. Descrizione e storia del Consorzio.
 
Il “Consorzio Irriguo di Miglioramento Fondiario CANALE DE FERRARI”, avente per scopo la costruzione, l’esercizio e la manutenzione di opere di irrigazione ai termini del R.D. 13 febbraio 1933 n. 215, è stato riconosciuto Consorzio di Irrigazione con Decreto del Ministero Agricoltura e Foreste 9 febbraio 1962 n. 5516.
 
Il Consorzio è indicato quale soggetto gestore di irrigazioni collettive per il comprensorio irriguo denominato “Pianura Alessandrina Occidentale” dalla Deliberazione della Giunta Regionale del Piemonte 21 ottobre 2002 n. 49-7430.
 
In base all’art. 45 della Legge Regionale del Piemonte 9 agosto 1999 n. 21, è riconosciuta al Consorzio, nella sua qualità di Consorzio di Irrigazione, la natura giuridica di “Consorzio privato di interesse pubblico”.
 
Il Consorzio ha durata indeterminata e ha la sua sede in Alessandria.
 
Il nuovo Statuto del Consorzio è stato approvato con Delibera della Giunta Regionale del Piemonte n. 47-12761 del 07/12/2009.
 
La superficie territoriale complessiva del comprensorio del Consorzio è di ettari 5.066,4, di cui ettari 2.037,9 irrigabili.
 
2.2. Oggetto sociale
 
Costituiscono finalità e compiti del Consorzio tutte le funzioni che la legge attribuisce ai  Consorzi di irrigazione.
 
Sono altresì finalità del Consorzio:
 
a) la gestione dell'irrigazione, intesa come manutenzione, esercizio e tutela dei canali della rete irrigua e di colo, dei relativi manufatti ed impianti e delle risorse naturali interessate (suolo e acqua);
 
b) gli usi plurimi dell'acqua irrigua e cioè l'utilizzazione delle acque fluenti nei canali consortili per usi che comportino la restituzione delle acque e siano compatibili con le successive utilizzazioni, ivi compresi la produzione di energia idroelettrica e l'approvvigionamento di imprese produttive;
 
c) la costruzione, la ristrutturazione e l'ammodernamento di canali a prevalente scopo irriguo e delle relative strutture, di impianti per l'utilizzazione in agricoltura di acque reflue, di acquedotti rurali e di altri impianti funzionali ai sistemi irrigui;
 
d) la promozione e l'attuazione del riordino irriguo e della ricomposizione fondiaria;
 
e) l'adozione di iniziative, anche editoriali, per l'informazione - ai Consorziati e, più in generale, al pubblico - sull'attività del Consorzio ed altresì per la conoscenza del sistema irriguo del comprensorio e delle sue vicende storiche, per la salvaguardia e per la valorizzazione dello spazio rurale e dell'ambiente e per l'uso razionale e parsimonioso delle risorse naturali (suolo e acqua),
 
f) l'assunzione di iniziative e l’esecuzione di opere per il contenimento dei costi, per la costruzione di nuovi impianti e per l’installazione di nuove tecnologie, nonché per la manutenzione generale dell’asta del canale, in particolare, gli introiti derivanti dalla produzione di energia elettrica prodotta dagli impianti di Masio e Felizzano – dedotte le tasse, le spese ordinarie e straordinarie, quelle per la manutenzione e la gestione degli impianti, per gli aggiornamenti tecnologici e per le incombenze di legge – vengono destinati al contenimento dei costi dell’irrigazione, alla realizzazione di nuovi impianti e alla manutenzione generale delle opere consorziali.
 
Sono funzioni istituzionali "affidate" al Consorzio nella sua qualità di consorzio di irrigazione, cioè funzioni che il Consorzio può svolgere in collaborazione con altre istituzioni cui tali funzioni competono:
 
a) l'esecuzione, con proprio personale, di misure e monitoraggi idrologici in base a specifici protocolli tecnici regionali;
 
b) 1'esecuzione, in collaborazione con le Autorità competenti, di controlli in materia di qualità delle acque, avvalendosi del personale addetto alla sorveglianza delle opere;
 
c) lo studio, la realizzazione e la gestione d'iniziative nel settore delle risorse idriche, attraverso apposite convenzioni con le Autorità competenti;
 
d) l'assunzione, se debitamente autorizzata, delle funzioni di polizia idraulica ed altresì di quelle di consorzio di utilizzazione idrica, ai sensi e per gli effetti della vigente legislazione;
 
e) la realizzazione, attraverso eventuali appositi accordi con le competenti Autorità, di azioni di salvaguardia ambientale e paesaggistica, di valorizzazione economica sostenibile e di risanamento delle acque, anche ai fini della loro utilizzazione irrigua, della rinaturazione dei corsi d'acqua e della fitodepurazione;
 
f) l'espressione di parere obbligatorio sulle istanze di concessione di derivazioni d'acqua pubblica aventi rilevanza per il comprensorio;
 
g) l'espressione di parere obbligatorio previsto dalle leggi regionali per la disciplina della coltivazione di sostanze minerali di cava;
 
h) la stipulazione di accordi con Enti similari ed affini, per la migliore ed integrale utilizzazione delle acque nell'interesse dei fondi consorziali ed a vantaggio dell'agricoltura e delle industrie che ad essa si connettono;
 
i) la costituzione di coutenze per la gestione in comune di canali, invasi o altri impianti idrici, con la possibilità per il Consorzio di assumere funzioni tecniche ed amministrative riguardanti la gestione delle coutenze stesse;
 
l) la costituzione e la partecipazione a Società, anche miste pubbliche-private, che operino nel settore delle risorse idriche e della produzione di energia elettrica, o che riguardino beni strumentali del Consorzio o che abbiano come scopo la salvaguardia e la valorizzazione del territorio, dell'ambiente e della produzione agricola.
 
In base alla normativa regionale vigente, il Consorzio può svolgere in tutto il proprio comprensorio o su parte dello stesso, oltre alle funzioni proprie dei consorzi di irrigazione, anche attività di bonifica qualora ritenga di chiedere ed ottenga, per il territorio interessato a tale attività, la classifica di bonifica e costituisca a tale fine una separata gestione bonifica; in tale caso assume la denominazione di consorzio di irrigazione e bonifica, conservando la natura giuridica di consorzio d'irrigazione.
 
2.3. Gli organi istituzionali del Consorzio
 
Gli organi istituzionali del Consorzio sono:
 
a)      L’Assemblea Generale;
 
b)      Il Consiglio di Amministrazione;
 
c)      Il Presidente;
 
d)     Il collegio dei Revisori dei Conti.
 
L'Assemblea Generale è presieduta dal Presidente del Consorzio: si riunisce in via ordinaria una volta all’anno e in via straordinaria ogni qualvolta il Consiglio di Amministrazione lo ritenga opportuno.
 
Opera avendo di mira gli interessi complessivi del Consorzio ed è convocata:
 
- in funzione elettorale (per es. elezione del Presidente del Consorzio, dei membri del CdA, del Collegio dei Revisori dei Conti);
 
- in funzione conoscitiva e deliberativa (per es. conoscere l’andamento Consorzio, per esaminare e approvare i bilanci preventivi e consuntivi, deliberare modifiche allo Statuto, per ratificare provvedimenti, per decidere in merito ai ricorsi).
 
Il Consiglio d'Amministrazione è eletto dall'Assemblea Generale ed è presieduto dal Presidente del Consorzio: provvede a tutti gli atti di gestione ordinaria e straordinaria del Consorzio.
 
Il Presidente è il Legale rappresentante del Consorzio e lo rappresenta in tutti i rapporti con le Autorità, con i singoli consorziati e con i terzi.
 
Convoca e presiede l'Assemblea e il CdA. Si occupa di supervisionare l'esecuzione degli atti deliberati dal CdA e dall'Assemblea e sovraintendere la gestione tecnico amministrativa del Consorzio.
 
Il Collegio dei Revisori dei Conti è eletto dall’Assemblea Generale e vigila sull’osservanza della Legge e dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e contabilità ed in particolare sull’adeguatezza dell’assetto amministrativo e contabile adottato dal Consorzio e sul suo concreto funzionamento.
 
2.4. Organizzazione.
 
Il Consorzio è così organizzato:
 
-          N. 1 Direttore
 
-          N. 1 Segretaria
 
-          N. 1 Impiegata
 
-          N. 1 Operaio
 
 
3.      OGGETTO DEL PIANO
 
Il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2017-2019 (PTPC) individua misure finalizzate a prevenire la corruzione dell’attività del Consorzio Irriguo di Miglioramento Fondiario Canale De Ferrari, nonché a creare un contesto in generale sfavorevole alla corruzione.
 
Il Piano realizza tale finalità attraverso:
 
-          L’individuazione delle attività nell’ambito delle quali è più elevato il rischio di corruzione;
 
-          La previsione, per le attività su menzionate, di meccanismi di annullamento o mitigazione del rischio, nonché di formazione, attuazione e controllo delle decisioni, idonei a prevenire il rischio di corruzione;
 
-          La previsione degli obblighi di comunicazione nei confronti del Responsabile chiamato a vigilare sul funzionamento del Piano;
 
-          Il monitoraggio del rispetto dei termini, previsti dalla legge o dai regolamenti, per la conclusione dei procedimenti;
 
-          Il monitoraggio dei rapporti tra l’Amministrazione e i soggetti che con la Stessa stipulano contratto o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessioni o erogazioni di vantaggi economici di qualunque genere, anche verificando eventuali relazioni di parentela o affinità sussistenti tra titolari, amministratori, soci e i dipendenti dell’Ente;
 
-          L’individuazione degli obblighi di trasparenza, anche ulteriori rispetto a quelli previsti dalle vigenti disposizioni di legge in materia, nell’ambito del Piano Triennale della Trasparenza (PTT), parte integrante del  presente Piano.
 
 
Destinatari del Piano, ovvero soggetti chiamati a darvi attuazione, sono:
 
-          Il Responsabile del PTPC;
 
-          Gli Amministratori;
 
-          I Dipendenti.
 
 
4.      IL RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE
 
Il Responsabile della prevenzione della corruzione (in seguito solo Responsabile):
 
-          Elabora la proposta del PTPC ed i successivi aggiornamenti da sottoporre al Consiglio di Amministrazione per l’approvazione;
 
-          Verifica l’efficace attuazione del Piano e la sua idoneità e propone la modifica dello stesso quando siano accertate significative violazioni delle relative prescrizioni ovvero quando intervengano mutamenti rilevanti nell’organizzazione o nell’attività dell’Amministrazione;
 
-          Coordina l’attuazione del Piano;
 
-          Definisce le procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti.
 
 
 
5.      ATTIVITA’ A RISCHIO
 
In via generale ed esemplificativa, nell’ambito delle attività che la legge individua a maggiore rischio di corruzione, con riferimento alla funzione svolta dal Consorzio, sono state individuate le seguenti:
 
 
1) richieste di finanziamenti/contributi, rendicontazione costi e richiesta erogazione;
 
2) aggiudicazione appalti e affidamento lavori;
 
3) invio comunicazioni sensibili alla Pubblica Amministrazione;
 
4) conferimento di incarichi;
 
5) gestione delle richieste di acqua per irrigazione ed emissione dei relativi ruoli contributivi consorziali;
 
6) accoglimento/non accoglimento di domande di iscrizione/recesso nel/dal catasto consorziale;
 
 
6.      MECCANISMI DI ANNULLAMENTO O MITIGAZIONE DEL RISCHIO
 
1)                 Richieste di finanziamenti/contributi, rendicontazione costi e richiesta erogazione.
 
Il Consorzio per la sua attività istituzionale richiede finanziamenti a Regioni e Ministeri competenti per l’esecuzione delle opere pubbliche. Il Responsabile verifica la documentazione tecnica ed economica redatta per presentare la domanda di contributo/erogazione di finanziamento e verifica la rendicontazione costi, al fine di prevenire eventuali false dichiarazioni  o rendicontazioni non veritiere, grazie alle quali in Consorzio potrebbe ottenere dei benefici.
 
Il Direttore dei Lavori emette i SAL e il rendiconto finale.
 
Il RUP controlla la redazione del rendiconto (SAL/rendiconto finale) e ne dichiara la correttezza.
 
Il Consiglio di Amministrazione approva i lavori e i SAL/rendiconti finali.
 
Gli ordini di pagamento prevedono la doppia firma.
 
2)                 Aggiudicazione appalti e affidamento lavori.
 
Il contraente è scelto sempre nel rispetto del D. Lgs. 50/2016 ed è disposto dal Consiglio di Amministrazione. Il Responsabile verifica la coerenza delle procedure scelte per la selezione del contraente in base a quanto stabilito dal vigente regolamento per l’affidamento di lavori, servizi e forniture. Verifica i dati inseriti nei bandi o nelle lettere di invito e la tempestività degli adempimenti e delle scadenze. Verifica l’assenza di conflitti di interessi tra il contraente e uno qualsiasi dei soggetti dedicati all’attività di selezione del medesimo.
 
3)                 Invio comunicazioni sensibili alla Pubblica Amministrazione.
 
Il Consorzio nell’ambito dei propri doveri, interagisce con la PA (a titolo di esempio, parere tecnico per ottenere da parte della Regione l’Autorizzazione Unica per la realizzazione di centrali idroelettriche). Il Responsabile verifica la documentazione tecnica ed economica redatta, al fine di accertare la veridicità, correttezza e completezza dei dati forniti e delle informazioni utilizzate.
 
4)                 Conferimento di incarichi.
 
Non avendo il Consorzio al suo interno un ufficio tecnico, l’affidamento di incarichi viene rivolto a soggetti esterni.
 
La scelta avviene su base fiduciaria motivata da apposita relazione e approvata dal Consiglio di Amministrazione.
 
5)                 Gestione delle richieste di acqua per irrigazione ed emissione dei relativi ruoli contributivi consorziali.
 
Ogni decisione in merito al riparto dell’acqua ed all’avvio della turnazione viene assunta dal Direttore del Consorzio, per evitare che, soprattutto in caso di scarsità d’acqua, possano generarsi comportamenti atti a favorire alcune aziende agricole rispetto ad altre.
 
I ruoli a carico di proprietari e conduttori sono quantificabili in base alle superfici desumibili dal catasto terreni N.C.T., dagli atti notarili di alienazione o permuta che pervengono al Consorzio e dalle denunce P.A.C.
 
6)                 Accoglimento/non accoglimento di domande di iscrizione/recesso nel/dal catasto consorziale;
 
L’accoglimento delle domande di cui all’oggetto avviene previa verifica del possesso dei requisiti necessari per l’iscrizione - compatibilmente con la disponibilità di acqua e in considerazione del reticolo idrico del canale – e previo controllo di veritiera dichiarazione di cessazione dall’irrigazione in caso di domanda di recesso.
 
 
Nello svolgimento delle proprie funzioni, i Consiglieri, i dipendenti nonché i collaboratori e tutte le altre controparti contrattuali, devono conoscere e rispettare:
 
1. la normativa italiana applicabile alle attività svolte;
 
2. il Codice Etico;
 
3. le procedure e il Regolamento del Consorzio.
 
Inoltre è fatto divieto di:
 
a) elargire e promettere somme di denaro o qualsiasi utilità a funzionari pubblici (o incaricati di pubblico servizio);
 
b) offrire regali o conferire beni (fatta eccezione per le normali pratiche commerciali o di cortesia), a Funzionari pubblici (o incaricati di pubblico servizio).
 
Ciò non può essere eluso ricorrendo a terzi;
 
c) accordare altri vantaggi di qualsiasi natura in favore di rappresentanti menzionati al punto a), che possano determinare le stesse conseguenze previste al precedente punto b), ad esempio mediante assunzione di persone che non possiedono i requisiti necessari per la mansione o comunque non necessarie al Consorzio;
 
d) non deve essere resa possibile la creazione di fondi occulti, utilizzabili con finalità di corruzione;
 
e) non deve essere possibile il pagamento di fatture se non a fronte di beni o prestazioni erogate.
 
Inoltre facendo riferimento al caso in cui il Personale del Consorzio rivesta un ruolo di pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio, il Consorzio ha espressamente vietato di:
 
a) richiedere, ricevere o accettare promesse di somme di denaro o altre utilità o sollecitarle o indurle;
 
b) richiedere, ricevere pagamenti se non a fronte di beni o prestazioni erogate e regolamentate tramite fatture/accordi scritti;
 
c) richiedere, ricevere regali o beni (fatta eccezione per le normali pratiche commerciali o di cortesia), né direttamente né a propri familiari;
 
d) accordarsi per ottenere vantaggi di qualsiasi natura che abbiano gli stessi effetti del punto c) come ad esempio assunzione di parenti.
 
 
6.1. Obblighi di informazione nei confronti del Responsabile chiamato a vigilare sul funzionamento e sull'osservanza del Piano.
 
Ogni soggetto chiamato a dare attuazione al Piano, con riguardo alle attività a rischio di corruzione, deve informare tempestivamente il Responsabile della prevenzione della corruzione in merito a qualsiasi anomalia accertata costituente mancata attuazione del presente piano.
 
La segnalazione prevede:
 
- la tutela dell’anonimato nei limiti di legge;
 
- divieto di discriminazione;
 
- la denuncia è sottratta al diritto di accesso, pertanto non può essere oggetto di visione né di estrazione di copia, nei limiti consentiti dalla legge.
 
 
7. FORMAZIONE IN TEMA DI ANTICORRUZIONE
 
La formazione in tema di prevenzione della corruzione viene gestita dal Responsabile con l’obiettivo di:
 
-          Formare tutti i dipendenti;
 
-          Individuare i contenuti;
 
-          Quantificare le ore/giornate da dedicarvi;
 
-          Individuare i canali e gli strumenti.
 
Queste azioni trovano il loro completamento nelle iniziative volte a promuovere la cultura della legalità nell’organizzazione consortile.
 
 
8. ROTAZIONE DEL PERSONALE
 
Come previsto nel piano nazionale anticorruzione, l’Amministrazione in ragione delle ridotte dimensioni dell’Ente e del numero limitato di personale operante al suo interno ritiene che la rotazione del personale causerebbe inefficienza ed inefficacia dell’azione amministrativa tale da precludere in alcuni casi la possibilità di erogare in maniera ottimale i servizi agli Utenti. Pertanto l’Amministrazione ritiene opportuno non applicare nessuna rotazione del personale.
 
 
9. CODICE ETICO
 
Il Consiglio di Amministrazione ha adottato un Codice etico cui devono sottostare tutti i dipendenti dell’Ente. Qualunque violazione a detto Codice deve essere denunciata tempestivamente al Responsabile.
 
Ogni interlocutore del Consorzio è tenuto a rispettare le norme contenute nel Codice Etico.
 
 
10. CONFLITTO DI INTERESSE
 
L’Amministrazione, in sede di autorizzazione di incarichi ai propri dipendenti, verifica l’insussistenza di situazioni, anche potenziali, di conflitto di interessi.
 
 
11. MODALITA’ PER VERIFICARE IL RISPETTO DEL DIVIETO DI SVOLGERE ATTIVITA’ INCOMPATIBILI A SEGUITO DELLA CESSAZIONE DEL RAPPORTO
 
A seguito della cessazione del rapporto di lavoro, ai dipendenti consortili si applicano i divieti previsti dai vigenti CCNL per i dipendenti e i Dirigenti.
 
 
12. FORMAZIONE DI COMMISSIONI DI GARA E CONCORSO
 
Il soggetto competente alla nomina accerta l’inesistenza delle cause di divieto stabilite dalla legge in materia di prevenzione della corruzione.
 
Coloro che sono stati condannati, anche con sentenza non passata in giudicato, per i reati previsti nel Capo I del Titolo II del Libro Secondo del codice penale, non possono fare parte, anche con compiti di segreteria, di commissioni per l’accesso e la selezione a pubblici impieghi, per la scelta del contraente per l’affidamento di lavori, forniture e servizi, nonché per l’attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere.
 
A tal fine, contestualmente all’accettazione di qualsiasi incarico tra quelli sopra menzionati, il diretto interessato dovrà sottoscrivere una dichiarazione sostitutiva di certificazione ex artt. 46 e 47 del D.P.R. n. 445/2000 e ss.mm., in cui attestare l’assenza di condanne penali relative ai reati previsti nel Capo I del Titolo II del Libro Secondo del Codice Penale.
 
 
13. PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L’INTEGRITA’
 
Secondo l'articolo 1 del D. Lgs 33/2013, la "trasparenza" è intesa come accessibilità totale alle informazioni concernenti l'organizzazione e l'attività delle pubbliche amministrazioni, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull'utilizzo delle risorse pubbliche. Nel rispetto delle disposizioni in materia di segreto di Stato, di segreto d'ufficio, di segreto statistico e di protezione dei dati personali, la trasparenza concorre ad attuare i principi costituzionali d'uguaglianza, imparzialità, buon andamento, responsabilità, efficacia ed efficienza nell'utilizzo di risorse pubbliche, integrità e lealtà nel servizio alla nazione. La trasparenza è condizione di garanzia delle libertà individuali e collettive, nonché dei diritti civili, politici e sociali. Integra il diritto ad una buona amministrazione e concorre alla realizzazione di una amministrazione aperta, al servizio del cittadino.
 
La trasparenza dell'azione amministrativa è garantita attraverso la "pubblicazione" nel sito istituzionale di documenti, informazioni, dati su organizzazione e attività del Consorzio e come tale si pone come uno dei migliori strumenti di prevenzione di lotta alla corruzione.
 
La creazione della Sezione “Amministrazione trasparente" è il presupposto organizzativo di base per l'adempimento degli obblighi di pubblicazione.
 
Documenti e informazioni devono essere pubblicati in formato di tipo aperto. Inoltre è necessario garantire la qualità delle informazioni, assicurandone: integrità, aggiornamento, completezza, tempestività, semplicità di consultazione, comprensibilità, omogeneità, facile accessibilità e conformità ai documenti originali.
 
 
14.  RESPONSABILE PER LA TRASPARENZA
 
Il Responsabile della trasparenza (v. art. 43 d. lgs 33/2013) assicura l'adempimento da parte dell'Ente degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, garantendo la completezza, la chiarezza e l'aggiornamento delle informazioni pubblicate. Provvede inoltre all'aggiornamento annuale del Programma per la Trasparenza ed assicura la regolare attuazione dell'accesso civico.
 
Redige il Piano triennale di prevenzione della corruzione, contenente il Programma per la trasparenza e lo sottopone al Consiglio di Amministrazione per l'approvazione.
 
Il Consiglio di Amministrazione approva annualmente il Piano triennale comprensivo del programma, nonché i relativi aggiornamenti annuali, entro il mese di gennaio di ogni anno.
 
 
15. ACCESSO CIVICO
 
L'accesso civico rappresenta uno strumento di controllo della trasparenza. Si tratta del diritto riconosciuto a chiunque di richiedere documenti, informazioni e dati da pubblicare obbligatoriamente qualora non siano stati effettivamente pubblicati. La richiesta di accesso civico può essere avanzata da chiunque senza limitazioni, gratuitamente e non deve essere motivata. Va inoltrata al Responsabile della trasparenza. Entro 30 giorni il Consorzio deve inserire nel sito il documento e trasmetterlo al richiedente. Oppure può comunicargli l’avvenuta pubblicazione e fornirgli il link alla pagina web.
 
In caso di ritardo o omessa risposta, il richiedente potrà rivolgersi al titolare del potere sostitutivo individuato nella persona del Presidente del Consorzio.
 
 
           16. LIMITI ALLA TRASPARENZA
 
Non è possibile pubblicare e rendere noti:
 
-          I dati personali non pertinenti;
 
-          I dati sensibili o giudiziari che non siano indispensabili rispetto alle specifiche finalità della pubblicazione;
 
-          Le notizie di infermità, impedimenti personali o famigliari che causino astensione dal lavoro del dipendente consortile;
 
-          I componenti della valutazione o le altre notizie concernenti il rapporto di lavoro che possano rivelare le suddette informazioni.
 
Restano fermi i limiti previsti dall’art. 24 della Legge n. 241/1990, nonché le norme a tutela del segreto statistico.
 
In ogni caso la conoscibilità non può mai essere negata quando sia sufficiente rendere “anonimi” i documenti, illeggibili dati o parti di documento, applicare mascheramenti o altri accorgimenti idonei a tutelare le esigenze di segreto e i dati personali.
 
 
17. SITO WEB
 
Ai fini dell’applicazione dei principi di trasparenza e integrità, il Consorzio ha da tempo realizzato un sito internet istituzionale, in cui è attiva la sezione “Amministrazione trasparente”, sul quale fare confluire i dati, le informazioni e i documenti volti a fare conoscere l’attività del Consorzio. L’Ente avrà cura, inoltre, di garantire la chiarezza dei contenuti e della navigazione all’interno del sito web, avviando tutte le opportune attività correttive e migliorative al fine di assicurare la semplicità di consultazione e la facile accessibilità delle notizie.
 
 
18. LA POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA (PEC)
 
Il Consorzio è dotato del servizio di posta elettronica certificata pubblicizzata sulla home page.
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